Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) gli italiani, dopo le festività di Pasqua e i ponti del 25 aprile e del primo maggio, torneranno a seguire regimi alimentari salutari, ma a preoccupare sono le diete “fai da te” a cui ricorreranno la maggior parte delle persone.
“Il 75% di coloro che inizieranno una dieta alimentare”, spiega Alessandro Miani, presidente SIMA, “ricorrerà al “fai da te”, reperendo informazioni sul web e modificando le proprie abitudini a tavola senza rivolgersi ad un professionista del settore. Un rischio sul fronte della salute, considerato che una dieta sbagliata e sbilanciata può avere sul nostro organismo ripercussioni serie, che vanno dal semplice affaticamento e mal di testa ai disturbi del sonno, crampi o perdita di massa muscolare, fino a poter causare problemi renali (nel caso delle diete iper-proteiche sbilanciate) e malnutrizione. E non è certo un caso se, in base ai numeri ufficiali, solo in Europa 950mila persone perdono ogni anno la vita a causa di diete alimentari sbagliate e malsane”.
Secondo le previsioni SIMA, circa 16 milioni di italiani seguiranno la dieta, raggiungendo una spesa (tra alimenti e farmaci), di oltre 14 miliardi di euro. “Occorre inoltre ricordare”, conclude Miani, “gli ingenti costi sociali determinati dall’alimentazione sbagliata, che incide fino al 10% sulla spesa sanitaria pubblica, con un impatto sulle casse statali di circa 13 miliardi di euro annui”. In Italia le persone in sovrappeso sono più di 25 milioni, di cui il 12% della popolazione risulta obesa, con una incidenza maggiore al Sud (14%), rispetto alle altre regioni italiane (10,5%).