Uno studio italoamericano conferma che lo sviluppo di approcci efficaci passa dall’analisi del microambiente tumorale. Il tutto grazie alle cellule T dei donatori
C’è una nuova strada per curare in maniera efficace la leucemia mieloide acuta. Una strada che inizia dalle cellule T dei donatori sani. È quanto emerge da uno studio condotto dal Centro di ricerca Tettamanti di Monza, in collaborazione con il Lineberger Comprehensive Cancer Center del North Carolina. Questa indagine, pubblicata sulla rivista Leukemia e basata su una review di 135 studi scientifici internazionali, dimostra che l’analisi del microambiente tumorale è indispensabile per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche contro questa neoplasia ematologica. Strategie che, appunto, prevedono l’utilizzo anche delle CAR-T.
Queste cellule, ottenute dalle cellule T dei donatori sani, ad oggi rappresentano il principale trattamento per un altro tumore del sangue, la leucemia linfoblastica acuta. Nonostante i notevoli progressi negli studi di base e preclinici sulla leucemia mieloide acuta, il tasso di sopravvivenza a cinque anni dei pazienti che ne sono colpiti rimane basso (il 50% negli adulti e il 65% nei bambini): una condizione che richiede con urgenza nuove terapie sinergiche.
Il microambiente leucemico su cui si è concentrato lo studio in questione è il luogo in cui si sviluppano i meccanismi di fuga del tumore: si tratta della capacità delle cellule leucemiche di trovare nuove strade per riprodursi, ostacolando l’efficacia terapeutica e causando la recidiva della malattia. Comprendere la complessità del microambiente è il primo passo per testare nuove strategie in grado di ripristinare un’efficace risposta contro la malattia e prevenire i meccanismi di fuga del tumore, senza aumentare la tossicità. Ecco perché studiare e creare modelli che riassumano i meccanismi di fuga del tumore, così da identificarli nei singoli pazienti, favorirà un’immunoterapia personalizzata basata su specifiche firme immunitarie.
E, a riguardo, il 21 giugno è un giorno che significa molto, AIL ha celebrato infatti, la Giornata Nazionale per la lotta contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma.
Un’occasione per raccontare i progressi della ricerca in ematologia e per lanciare un messaggio importante a tutti i pazienti e i loro familiari: non siete soli nella vostra battaglia. Questa giornata è stata anche l’occasione per raccontare l’impegno delle 83 sezioni AIL a favore dei pazienti e delle loro famiglie, un supporto che non si è mai fermato dal 1969 ad oggi.
In occasione di questa importante giornata sono stati organizzati vari eventi di sensibilizzazione e servizi informativi.
Approfondimenti: Rivista Leukemia
Fonte: Avis