In Italia ogni anno sono centinaia gli incidenti e morti per annegamento. Secondo una ricerca di Noto Sondaggi Indagini Demoscopiche, commissionata dal campione di apnea Nicola Brischigiaro e sostenuta da Acquatic Education e Assopiscine, solo il 41% degli italiani si riconosce abile nel nuoto e resta ancora alto il pericolo di annegamento tra gli adulti (59%). A rischio soprattutto i bambini, spesso per via di una mancata supervisione.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’annegamento è tra le prime cause di mortalità accidentale in età pediatrica e, ogni anno, nel mondo, 3 milioni di bambini sono vittime di infortuni in acqua. Dai primi bagnetti in piscina alla scoperta del mare, i genitori hanno un ruolo fondamentale per l’educazione dei bambini e sono i primi a dover trasmettere il giusto comportamento e le corrette misure di sicurezza ai propri figli.
Come ogni anno è stata lanciata per questa emergenza, la campagna di Nicola Brischigiaro, pluricampione mondiale di immersione in apnea e tra i massimi esperti in educazione acquatica familiare, e promossa dalla Società Nazionale di Salvamento e da Acquatic Education, oltre agli esperti del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, al fine di sensibilizzare e diffondere l’importante tema della sicurezza acquatica dei bambini.
Ma quali sono le 10 regole da rispettare per garatire la sicurezza acquatica dei bambini? Vediamoli insieme:
1.Educa i tuoi figli ad una buona acquaticità, dai primi bagnetti alla prima scoperta del mare: se non sai come affrontare con sicurezza l’ambiente acquatico informati e apprendi.
2. Ricorda che ogni bambino ha i suoi tempi. Stimola la sua acquaticità rispettando i loro tempi di apprendimento. La comunicazione, il gioco e la prudenza sono alla base di tutto.
3. Ricorda che la confidenza dell’acqua sul viso va stimolata con specifiche procedure e che la corretta respirazione in acqua è il vero ABC dell’ambiente acquatico.
4. Tieni sempre a vista i bambini nelle piscine, nei parchi acquatici e nei tratti di mare, anche se sono sorvegliati dai bagnini. Tienili a vista anche quando hanno i braccioli o altri ausili per il galleggiamento!
5. Non togliere i braccioli o un bracciolo per vedere se stanno a galla, bisogna sgonfiarli gradualmente e verificare la loro dinamicità ed il loro galleggiamento.
6. In acqua con i tuoi bambini gioca, divertiti ma valuta sempre le tue e le sue capacità natatorie. Inoltre rispetta e fai rispettare ai tuoi figli i divieti di balneazione.
7. La maggior parte di laghi e dei fiumi non è balneabile: In acque torbide e prive di sorveglianza evitate la balneazione anche se siete nuotatori esperti. Ogni azione genera una conseguenza: non avere comportamenti eccessivi e sii un genitore prudente.
8. Ricordati che l’apnea è pericolosa anche in un metro d’acqua! Fai ammirare i fondali ai tuoi bambini, ma al primo bisogno di respirare digli di riemergere. Nell’apnea utilizza sempre il sistema di coppia: uno in superficie e l’altro si immerge.
9. Attenti a dove vi tuffate! Il fondo deve essere libero e la profondità deve essere adatta ad evitare incidenti. Inoltre rispetta l’ambiente acquatico marino: guardare e non toccare. Alcune specie possono essere pericolose!
10. In barca o sul gommone prendi visione delle norme. Indossa e fai indossare il giubbetto salvagente ai bambini. Se avvisti una boa con una bandierina stai almeno a 100m di distanza, significa che c’è un subacqueo in immersione.