generico 2018 707335.610x431La febbre non è una sintomatologia solo invernale, ma anche in estate, può capitare che il bambino presenti una temperatura corporea alta. Meno frequente nell’ inverno perché si passa più tempo all'aria aperta, dove le occasioni di contagio sono minori, ma succede.

In primavera e all'inizio dell'estate sono frequenti le infezioni da parte del batterio streptococco, come faringite, tonsillite e scarlattina, che in genere portano febbre anche alta.

Per quanto riguarda la piena estate, invece, proprio come in inverno la causa più comune della febbre è rappresentata dalle infezioni virali, per esempio da adenovirusCoxsackie e altri, che spesso si accompagnano a esantema, cioè eruzione cutanea. Tra queste, una forma ben nota a mamme e papà è la mani-piedi-bocca, che può colpire anche gli adulti.

Anche forme intestinali che danno diarrea infezioni cutanee come piodermiti e impetigine, caratteristiche proprio del periodo estivo, possono accompagnarsi a febbre.

Una condizione tipica del periodo estivo è anche la cosiddetta 'febbre da caldo', molto più comune di quanto si pensi, soprattutto nelle prime epoche della vita. Da non confondere con il colpo di calore, è una normale reazione dell'organismo al fatto che i bambini molto piccoli non sanno ancora termoregolare alla perfezione. Per questo risentono molto della temperatura esterna, come pure della scarsa idratazione, che può verificarsi in estate.

In estate, possiamo ammalarci quando passiamo all'improvviso da un posto caldo ad uno freddo. Esempio classico: stiamo passeggiando e fuori ci sono 40° ed entriamo in un centro commerciale dove c'è l'aria condizionata a manetta.

Dove c'è una comunità, c'è un aumento del rischio di malattie infettive trasmissibili. Succede in inverno negli asili e nelle scuole, ma succede anche in estate, nei centri estivi. Per tornare a frequentarli dopo una malattia infettiva, valgono le stesse indicazioni che si danno anche in inverno: almeno 24-48 ore senza febbre e ritorno a una condizione di benessere del bambino.

In estate, la gestione del bambino con la febbre non cambia rispetto all'inverno. Le cose da fare sono sempre le stesse, si tratta:

-misurare la temperatura con un termometro adeguato: al momento le linee guida consigliano di usare solo il termometro digitale in sede ascellare;

-tenere fresco il bambino, cioè non coprirlo e tenerlo in un ambiente fresco;

-farlo bere;

-usare l'antipiretico solo in caso di malessere generale ;

-come antipiretico, usare solo il paracetamolo oppure l'ibuprofene .

Al contrario di quanto si pensa il bambino può uscire con la febbre, in estate come in inverno, con il sole o le nuvole, perfino con il vento e la pioggia. Il fatto di stare fuori, di per sé, non fa ammalare né aggrava la febbre.

Ma bisogna distinguere : un conto è uscire per andare a casa dei nonni o dal pediatra, o anche a fare due passi per distrarsi un po';altro è andare a ai giardini, saltando, correndo, arrampicandosi. Questo sarebbe da evitare per non stressare troppo un organismo già indebolito.

La febbre è anzitutto il sintomo di una malattia e non la malattia .

Nella prima infanzia bambini e bambine con febbre senza sintomi che suggeriscano un disturbo specifico, ma con aspetto malato e temperatura di almeno 39 °C devono essere valutati da un medico.