Vaiolo delle scimmie 2Il Mpox, precedentemente noto come vaiolo delle scimmie, è una malattia virale zoonotica causata dal virus del vaiolo delle scimmie, facente parte della stessa famiglia del virus del vaiolo umano. 

La malattia è diffusa in Africa centrale e occidentale e può colpire gravemente la pelle e i linfonodi, con sintomi che includono febbre, dolori muscolari, mal di testa, e un’eruzione cutanea caratterizzata da vesciche pustole

Anche se meno letale rispetto al vaiolo umano, il vaiolo delle scimmie può portare a complicazioni gravi, specialmente nelle persone immunocompromesse.Il primo caso umano fu registrato nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo (all'epoca Zaire). L'infezione fu rilevata in un bambino di 9 mesi durante un periodo di intensa sorveglianza per eradicare il vaiolo umano. Da quel momento, casi di vaiolo delle scimmie sono stati segnalati in diversi paesi africani, specialmente in regioni remote e rurali, dove le persone possono entrare in contatto con animali infetti.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente dichiarato Mpox un'emergenza sanitaria internazionale, a causa dell’aumento dei casi globali, soprattutto in aree non endemiche come l'Europa e il Nord America.

Come si Trasmette?

Il virus si trasmette attraverso il contatto diretto con lesioni cutanee, fluidi corporei o materiali contaminati come lenzuola e indumenti. Un'altra modalità di trasmissione include lo stretto contatto fisico, spesso durante i rapporti sessuali, che ha portato alla sua diffusione recente in Europa e Nord America. È stato stimato che il virus si diffonda anche attraverso droplets respiratori, piccole goccioline di saliva che vengono emesse dalle vie respiratorie di una persona, in caso di esposizione prolungata.

Il contagio può avvenire tramite:

  1. contatto diretto con una persona infetta, specialmente attraverso lesioni cutanee;
  2. rapporti sessuali non protetti;
  3. materiali contaminati, come biancheria o indumenti;
  4. aerosol respiratori (in casi rari, e solo con esposizione prolungata).

Le modalità di trasmissione sono aumentate in aree urbane e tra gruppi che praticano sesso tra uomini, anche se la malattia può colpire chiunque.

Gli animali selvatici come i roditori, ritenuti il serbatoio del virus, possono infettare gli esseri umani attraverso il contatto con secrezioni o carne contaminata.

Le fasi della malattia e sintomi

Il vaiolo delle scimmie ha un’incubazione di 5-21 giorni e si manifesta in 2 fasi principali:

  1. fase prodromica: febbre, stanchezza, dolori muscolari e mal di testa. I linfonodi si ingrossano;
  2. fase eruttiva: inizia l'eruzione cutanea, con papule che evolvono in vesciche e croste.

La malattia dura generalmente dalle 2 alle 4 settimane e, nella maggior parte dei casi, i sintomi si risolvono senza trattamenti specifici, ma nei casi più gravi può portare a infezioni batteriche secondarie o complicazioni polmonari e neurologiche.

Diagnosi 

La diagnosi viene confermata tramite test PCR su campioni di lesioni cutanee. Al momento, non esiste una cura specifica, ma specifici farmaci antivirali sono utilizzati nei casi gravi. 

vaccini contro il vaiolo umano offrono protezione e vengono somministrati a gruppi a rischio.

In caso di sospetta infezione è opportuno rivolgersi al proprio medico curante che può esaminare la situazione in base anche all’esposizione ai fattori di rischio. 

In caso di comparsa di vescicole o altre manifestazioni cutanee, è consigliato recarsi al pronto soccorso dove verranno valutati gli esami diagnostici e la somministrazione di antivirali, quando necessario.

Prevenzione

La prevenzione si basa sul distanziamento fisico, sull'evitare il contatto con persone o materiali infetti e sulla vaccinazione per i soggetti ad alto rischio. 

Anche praticare sesso sicuro è una misura cruciale per prevenire la diffusione. Le direttive OMS raccomandano monitoraggio costantevaccinazione dei gruppi a rischio e isolamento dei contagiati per ridurre la trasmissione del virus.

Dal primo gennaio all'8 agosto 2024 "sono stati segnalati da 12 regioni, 65 casi confermati. Tutti i casi sono riferiti a infezioni occorse nel 2023 e nei primi mesi dell'anno in corso, nessun nuovo caso è riferibile al mese di agosto". Nella circolare si legge inoltre che il ministero della Salute ha predisposto nel suo portale istituzionale una pagina dedicata al vaiolo delle scimmie nella quale sono disponibili un bollettino epidemiologico mensile, una scheda informativa e una sulla strategia vaccinale con la mappa dei centri in cui è possibile vaccinarsi, le risposte alle domande più frequenti, una parte dedicata alle fake news, una sulla normativa e una alle attività di comunicazione.