La Regione Calabria recluta i medici cubani, grazie ad un accordo voluto dal presidente della Regione Roberto Occhiuto e firmato a fine luglio con la società a partecipazione statale cubana Comercializadora de servicios médicos cubanos (CSMC), per colmare il fabbisogno di personale sanitario negli ospedali.
I 51 medici cubani (38 uomini e 13 donne) sono arrivati in Calabria lo scorso 28 dicembre, e dopo aver seguito un corso intensivo di italiano presso l’università di Cosenza, hanno iniziato le loro attività a tempo determinato negli ospedali di Polistena, Gioia Tauro, Locri e Melito Porto Salvo.
Nonostante ci sono state tensioni e polemiche col suo annuncio, il presidente Occhiuto ha affermato che i medici cubani negli ospedali italiani “non toglieranno alcun posto di lavoro a medici italiani o calabresi, e questa vicenda non è una scorciatoia per non affrontare di petto i problemi che ci sono. Per superare l’emergenza in modo strutturale, l’unica strada che abbiamo è quella dei concorsi, che continueremo a bandire su tutto il territorio regionale per assumere medici a tempo indeterminato. Questi concorsi saranno più attrattivi, coinvolgendo anche gli specializzandi, per far in modo che anche ospedali periferici possano essere presi in considerazione da medici specializzandi alla ricerca di un’occupazione”.
Inoltre, il presidente Occhiuto ha rinforzato la questione, concludendo che i medici cubani “non rappresentano la soluzione, ma il loro contributo sarà fondamentale e di vitale importanza per tante comunità regionali”.