Vitamine e minerali.001 1Per micronutrienti si intendono le vitamine e alcuni minerali. Trattasi di nutrienti che non apportano calorie, ma la cui presenza è indispensabile per il corretto funzionamento dell'organismo.

Le vitamine si possono suddividere in due grandi categorie: idrosolubili, o solubili in acqua, e liposolubili, o solubili in grassi.

  • Le vitamine idrosolubili sono: B1 o tiamiona, B2 o riboflavina, B3 o PP o niacina,  B5 o acido pantotenico, B6 o piridossina, B8 o H o biotina, folati e B12 o cianocobalamina.
  • Le vitamine liposolubili sono: A o retinolo, D o calciferolo, E o alfa-tocoferolo, K o menachinone. Alcuni fanno rientrare in questa categoria anche gli acidi grassi essenziali acido alfa-linolenico e linoleico, sotto il nome di vitamina F.

I minerali essenziali, tutti idrosolubili, sono: calcio, ferro, fosforo, magnesio, zinco, rame, selenio, iodio, molibdeno, fluoro, sodio e cloro. - come vedremo sotto tuttavia, non sono gli unici presenti negli alimenti.

 Metà della popolazione mondiale non assume quantità adeguate di 15 micronutrienti essenziali per la salute, tra cui calcio, ferro e le vitamine C ed E. Lo rivela uno studio condotto da Simone Passarelli, presso la Harvard Chan School di Boston e pubblicato su The Lancet Global Health. Si tratta del primo studio che fornisce stime globali del consumo inadeguato di 15 micronutrienti cruciali per la salute umana: le carenze di micronutrienti sono una delle forme più comuni di malnutrizione a livello globale e ogni carenza comporta determinate conseguenze sulla salute, dalle complicanze in gravidanza alla cecità, fino a un aumentato rischio di malattie infettive.

 

 

Basti pensare che il corretto sviluppo neurologico del feto nel grembo materno dipende strettamente dalla disponibilità di acido folico e vitamina B12; oppure che i processi energetici che avvengono nei muscoli di sportivi e bodybuilder sono mediati da enzimi e coenzimi in gran parte dipendenti da altre vitamine del gruppo B; o ancora che la vitamina D è un pro-ormone necessario all'integrità dello scheletro; non di meno che senza lo iodio la ghiandola tiroide non sarebbe in grado di funzionare correttamente ecc.

Lo studio ha riscontrato significative carenze di assunzione per quasi tutti i micronutrienti valutati. L'assunzione inadeguata era particolarmente diffusa per iodio (68% della popolazione globale), vitamina E (67%), calcio (66%) e ferro (65%). Più della metà delle persone consumava livelli inadeguati di riboflavina, folato e vitamine C e B6. L'assunzione di niacina era più vicina al livello sufficiente, con il 22% della popolazione globale che assumeva livelli inadeguati, seguita da tiamina (30%) e selenio (37%). Le donne più che gli uomini hanno assunzioni insufficienti per iodio, vitamina B12, ferro e selenio all'interno degli stessi gruppi di età e paesi. Al contrario, più uomini avevano livelli inadeguati di calcio, niacina, tiamina, zinco, magnesio e vitamine A, C e B6 rispetto alle donne. I giovani tra i 10 e i 30 anni sono più a rischio di carenze di calcio, soprattutto in Asia meridionale e orientale e nell'Africa subsahariana.

l fattore più protettivo nei confronti degli insufficienti livelli di micronutrienti è seguire una dieta varia ed inclusiva.

Viceversa, possono contribuire a instaurare livelli sub-ottimali o la carenza di uno o più minerali/vitamine:

  • diete ipocaloriche eccessivamente restrittive;
  • diete che escludono interi gruppi alimentari (soprattutto vegani o chi, dal canto opposto, non consuma verdura e frutta);
  • intolleranza al lattosio e celiachia trascurati, per il fenomeno di malassorbimento intestinale;
  • diete lowfat, ovvero a bassissimo contenuto di grassi; senza di essi, non avviene efficientemente l'assorbimento delle vitamine liposolubili - oltre ad introdurre quantità insufficienti delle stesse e di grassi essenziali e semi-essenziali;
  • disturbi del comportamento alimentare.

In questi casi, l'integrazione alimentare è sempre indispensabile.