L’Associazione Nazionale per l’Invecchiamento e la Longevità Attiva (Italia Longeva) presenta il Consensus Paper “La vaccinazione dell’anziano e del fragile contro la polmonite pneumococcica: Raccomandazioni per una maggiore diffusione” al Ministero della Salute, con la quale richiama l’attenzione alla pericolosità dello pneumococco, e invita il Ministero a predisporre risorse e strumenti dedicati alla vaccinazione antipneumococcica sul territorio nazionale.
Lo Pneumococco è un batterio che tende a risiedere stabilmente nel tratto naso-faringeo e che, nelle condizioni normali del sistema immunitario, rimane innocuo. Tuttavia, quando le difese immunitarie si indeboliscono, a causa di un raffreddore o di un’influenza, questo batterio può superare la barriera naso-faringea, dando inizio ad una serie di patologie più o meno gravi. Nel caso della Polmonite pneumococcica, il batterio provoca la contrazione delle vie respiratorie, specialmente in inverno e all’inizio della primavera.
Attualmente, l’Italia ha registrato 630 mila casi e 8 mila decessi per polmonite preumococcica in un anno, colpendo soprattutto gli over-70. Per prevenire la minaccia di questa malattia, l’Italia offre gratuitamente la vaccinazione anti-pneumococcica per le persone di 65 anni e per chi ha condizioni di salute a rischio.
“La polmonite pneumococcica uccide ogni anno migliaia di anziani, ma in pochi la conoscono e in pochissimi si vaccinano”, spiega Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva. “Alla scarsa informazione si affianca il mosaico di soluzioni operative messe in atto dalle Regioni, in assenza di indicazioni univoche sulle tipologie di vaccini da utilizzare e con quali modalità e tempistiche, per massimizzare la protezione offerta agli anziani in base a ciò che ci dice la scienza. Ma il vero cambio di marcia non potrà realizzarsi senza la completa informatizzazione dell’anagrafe vaccinale, in grado di darci in qualunque momento un’istantanea dei nuovi casi e delle coperture raggiunte, per meglio programmare l’offerta vaccinale e correggere il tiro laddove necessario. Il paper di Italia Longeva ha messo in luce le principali zone d’ombra che riguardano l’organizzazione della vaccinazione pneumococcica degli over-65, ma, soprattutto, ha offerto spunti concreti di riflessione sulle migliori strategie per rilanciarla garantendo omogeneità e appropriatezza”.
L’Italia Longeva, inoltre, predispone le principali direttive adatte, contenute nel Consensus Paper, per migliorare le condizioni di vita sane per la popolazione italiana: indicazioni chiare per guidare la programmazione delle campagne vaccinali da parte delle Regioni; implementazione di sistemi di sorveglianza per il monitoraggio dell’andamento epidemiologico dei casi di malattia pneumococcica e dello stato vaccinale della popolazione over-65; ampliamento dell’accesso mediante il coinvolgimento di altri professionisti e presidi del Servizio sanitario nazionale e la destagionalizzazione della vaccinazione antipneumococcica che può essere effettuata tutto l’anno; investimenti sulla formazione del personale sanitario e sull’informazione all’opinione pubblica.