riabilitazioneLa Federazione Nazionale Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (FNO TSRM e PSTRP) presenta il primo Rapporto sulle condizioni occupazionali e i livelli di soddisfazione dei professionisti della riabilitazione in Italia.

I lavori sono stati aperti da Teresa Calandra, Presidente della FNO TSRM e PSTRP che, dopo aver portato i saluti del Ministro della salute Schillaci, ha dichiarato: «L’obiettivo è stato quello di analizzare le condizioni di lavoro dei professionisti sanitari dell’area della riabilitazione ed al contempo accendere i riflettori su queste professioni che, riprendendo il titolo dell’evento, devono essere conosciute per il loro valore strategico sanitario, sociale ed anche economico, il recupero ed il reinserimento nella vita è un bene per l’individuo e per il Paese, e – continua Calandra – riconosciute non solo dalle Istituzioni e dalla politica, ma anche dai media, dai cittadini, affinché si possa valorizzare e potenziare il loro contributo sia all’interno del SSN, che più in generale per il benessere collettivo».

Lo scopo principale della survey, che ha interessato tutti i professionisti della riabilitazione iscritti agli Ordini TSRM e PSTRP di Italia, è di analizzare le condizioni di lavoro di questi operatori per avviare un dibattitto sulla necessità di valorizzare e potenziare il loro contributo non solo all’interno del SSN ma più in generale per il benessere collettivo. Fra gli elementi significativi emersi, si evidenzia, da una parte, una certa agency dei diversi professionisti che riescono a collocarsi più strategicamente nel mercato e, dall’altra, una serie di segmentazioni che diversificano le condizioni di lavoro e i livelli di soddisfazione; di conseguenza, a risentirne di questa condizione sono i soggetti più deboli. Se le variabili soggettive, legate all’età, al genere o all’esperienza professionale, sembrano avere un peso rilevante nell’indirizzare le scelte, forti divaricazioni sono evidenti anche a livello territoriale. La bassissima diffusione di lavoro dipendente pubblico nelle Regioni del Sud è sintomo di varie lacune: l’incapacità dell’attore pubblico di rispondere ad una serie di bisogni della popolazione, la scarsità di risorse investite nella formazione dei professionisti della riabilitazione, che analogamente faticano a trovare legittimità e riconoscimento sociale.