Il presidente della Regione Calabria e Commissario sanitario Roberto Occhiuto, insieme alla vicepresidente della Giunta regionale Giusi Princi, dichiara la nascita di un Tavolo tecnico per l’approfondimento e l’attuazione delle politiche regionali riguardo l’integrazione socio-sanitaria e quella socio-assistenziale. “I servizi legati alla sanità, erogati dai distretti sanitari, sono spesso fatiscenti”, spiega Occhiuto, “e anche i servizi sociali erogati attraverso gli ambiti hanno bassi livelli di performance, anche se da anni centinaia di milioni di euro del Fondo sociale europeo non vengono spesi. Oggi abbiamo sia le risorse della sanità, abbiamo dimostrato che c’è un avanzo di amministrazione di 200 milioni di euro, che le risorse del Fondo sociale europeo”.
Il Tavolo tecnico, con il Decreto n.74 del 3/3/23 a firma di Occhiuto e del Subcommissario Ernesto Esposito, è composto da vari membri: oltre a Princi che è la coordinatrice, ne fanno parte il Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Socio-Sanitari, il Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro e Welfare, il Dirigente del Settore Programmazione Erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza Socio-Sanitaria Servizi Socio-Assistenziali del Dipartimento Tutela della Salute, Servizi Sociali e Socio-Sanitari, un Commissario straordinario in rappresentanza delle ASP e molti altri.
Il Tavolo avrà il compito di favorire la collaborazione attiva di tutti gli attori, pubblici e privati, per la programmazione, organizzazione e coordinamento di tutte le attività essenziali alla realizzazione del sistema integrato degli interventi di natura sociale e sanitaria.
“Questo tavolo”, sottolinea Emma Staine, assessore regionale alle Politiche Sociali e Trasporti, “avrà anche compiti di programmazione. Per fare ciò si dovrà partire dall’effettuare una mappatura completa dei bisogni e delle criticità che sono diversi a seconda dei territori. Su questo abbiamo deciso un cronoprogramma stretto, con obiettivi a medio e a lungo termine, elaborando con i dipartimenti Welfare e Salute delle linee di lavoro che saranno immediatamente operativi. Con il tavolo si apre un nuovo percorso. È però doveroso ricordare che, nel tempo, anche in assenza di un tavolo tecnico per l’integrazione sociosanitaria, questa sfera è stata comunque colmata da altre attività, come il Fondo della non autosufficienza che noi usiamo sì per il sociale, ma che, in realtà, per il 50% è programmato per le Asp e per gli ammalati più gravi”.