La Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) e la Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) dichiarano che è in corso una stagione di malattie particolarmente violenta: la combinazione tra il virus influenzale e quello sinciziale (che colpisce l’apparato respiratorio) sta provocando un aumento di casi influenzali in tutta Italia.
L’Influenza stagionale si contrae per via aerea mediante contatto con la saliva o con le secrezioni respiratorie emesse nell’aria da individui infetti, ma si può contrarre anche entrando in contatto con superfici o oggetti contaminati con il virus e portando poi le mani alla bocca, al naso o agli occhi.
I sintomi dell’influenza stagionale possono includere febbre, brividi, tosse, naso che cola, mal di gola e dolori muscolari. Nei casi peggiori, può provocare malattie serie come polmonite, encefalite e meningite.
“La stagione influenzale di quest’anno ha avuto caratteristiche particolari”, afferma Claudio Cricelli, Presidente SIMG. “È iniziata presto, alla 42esima settimana e non all’abituale 48esima, per poi raggiungere un piccolo alto e duraturo, per poi continuare a tenersi parecchio alta per tutta la stagione invernale. Allo stato attuale, si osserva un calo lento e progressivo, ma siamo ancora sopra la soglia epidemica: se tra adulti e anziani si parla solo di 5,8 casi per 1000 abitanti, per i bambini risulta molto elevata”.
“Particolarmente importanti i numeri totali delle sindromi simil influenzali: alla fine di marzo si parlava di circa 13 milioni di cittadini coinvolti, numero destinato ad aumentare fino a fine aprile”, conclude Cricelli. “Le complicanze registrate, che sono state prevalentemente di tipo respiratorio e che hanno colpito soprattutto gli anziani, ci fanno ribadire un concetto: l’unico strumento che disponiamo per la profilassi dell’influenza è il vaccino. Ancora una volta, occorre insistere e tentare di aumentare il tasso di aderenza alla vaccinazione.”
“Se negli anni scorsi, in questi giorni, la stagione influenzale poteva dirsi ormai chiusa, quest’anno si protrarrà almeno sino a fine aprile”, spiega Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT. “Diverse le cause: le avverse e alterne condizioni meteorologiche; la ridotta campagna di vaccinazione antinfluenzale; la scarsa immunità della popolazione, conseguenza delle misure di contenimento del Covid19. Allo stato attuale, occorrerebbe monitorare la situazione per stabilire se siamo di fronte ad un unicum o se l’attuale situazione rischia di diventare sempre più frequente”.